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AntincendioSicurezza
Home›Antincendio›Prevenzione incendi nei locali di pubblico spettacolo

Prevenzione incendi nei locali di pubblico spettacolo

By PaolaCapra
Febbraio 25, 2018
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Nello stesso giorno in cui è avvenuta l’inaugurazione di un locale di pubblico spettacolo da me presentato al Comando VVF competente per territorio, leggo dai giornali di un rogo sviluppatosi in un’altro locale con caratteristiche analoghe, che fortunatamente non ha provocato vittime, ma ha causato un notevole numero di intossicati. 

La concomitanza dei due eventi mi ha portato ad approfondire il tema della prevenzione incendi per il pubblico spettacolo in questo articolo.
Si tratta di una materia molto vasta, regolamentata dal Decreto del Ministero dell’Interno del 19 agosto 1996,  “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo”.

Senza entrare nei dettagli della norma, per chi desidera approfondire segnalo la guida  Indicazioni per i Locali di Pubblico Spettacolo, pubblicata nel 2017 a cura del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia. Si tratta di una guida completa ed aggiornata sulle procedure ed aspetti normativi delle attività di Pubblici Spettacoli, in particolare le Manifestazioni Temporanee.

Il documento riporta indicazioni utili per:

  • individuare quali sono i “Locali di Pubblico Spettacolo” e quali attività sono escluse dall’applicazione della regola tecnica;
  • conoscere le procedure da seguire per ottenere l’autorizzazione ad esercitare l’attività;
  • comprendere la normativa tecnica da applicare ai Locali di Pubblico Spettacolo.

Campo di applicazione della regola tecnica sui locali di pubblico spettacolo

Il concetto di locale di pubblico spettacolo si può riassumere nelle seguenti situazioni, ovviamente in presenza attività aperte al pubblico:

  1. locale, un edificio, una struttura temporanea, un’area aperta circoscritta (es. con edifici, transenne, recinzioni o comunque delimitata), anche se privi di strutture per lo stazionamento del pubblico;
  2. area aperta con presenza di strutture per lo stazionamento del pubblico (es. sedie o tribune);
  3. locale normalmente non adibito a pubblico spettacolo (bar, ristorante, ecc) che viene temporaneamente “trasformato” per ricavare aree specifiche per lo spettacolo, per il ballo, per conferenze o con distribuzione delle sedie a platea o in circolo oppure nel caso in cui lo spettacolo o intrattenimento diventi parte preponderante rispetto all’attività di somministrazione di alimenti e/o bevande. 

Non sono da considerarsi attività di pubblico spettacolo:

  1. bar, disco bar, video bar, ristoranti dove si svolgono attività di somministrazione;
  2. fiere, gallerie, mostre, all’aperto o al chiuso;
  3. impianti sportivi, palestre, laghetti a pagamento per la pesca, scuole di danza o simili privi di strutture per lo stazionamento del pubblico;
  4. convegni con accesso solo con invito e senza pubblicità;
  5. sfilate di moda (attività su invito).

I requisiti di sicurezza dei locali

Fermo restando che tutte le attività, indipendentemente dall’essere attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, devono essere condotte secondo precise regole di sicurezza, per i locali classificati come attività di pubblico spettacolo valgono i seguenti obiettivi di sicurezza:

  • minimizzare le cause d’incendio;
  • garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di poter portare soccorso agli occupanti;
  • limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno del locale;
  • limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o locali contigui;
  • assicurare la possibilità che gli occupanti lascino il locale indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
  • garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.

La progettazione di un nuovo locale di pubblico spettacolo o la sua ristrutturazione deve tenere conto degli obiettivi di sicurezza fin dalle prime fasi di sviluppo di un progetto. Gli obiettivi elencati devono essere rispettati, fin da subito e sono la priorità per ogni iniziativa da intraprendere al fine di giungere all’apertura del locale.

Ma come si mettono in pratica gli obiettivi di sicurezza nel settore del pubblico spettacolo? Vediamolo insieme.

“Flammas domamus donamus corda””
Domiamo le fiamme, doniamo i cuori – Stemma araldico del Corpo nazionale vigili del fuoco

Minimizzare le cause di incendio

Non è casuale che questo sia il primo tra gli obiettivi di sicurezza. Di seguito riassumo alcune tra le misure finalizzate alla riduzione della probabilità di insorgenza degli incendi.

 Misure di tipo tecnico, come:
  • realizzare impianti ed attrezzature in conformità alla regola dell’arte;
  • prevedere la messa a terra di impianti, strutture e masse metalliche, al fine di evitare la formazione di cariche elettrostatiche, e verificarne periodicamente l’efficienza;
  • inserire impianti di protezione contro le scariche atmosferiche conformemente alle regole dell’arte;
  • ventilare gli ambienti in presenza di vapori, gas o polveri infiammabili;
  • adottare dispositivi di sicurezza tali da prevenire l’incendio o l’esplosione;
  • utilizzare arredi certificati come non propaganti fumo e fiamme;
  • mantenere in efficienza i presidi antincendio;
  • predisposizione di un regolamento interno sui controlli delle misure di sicurezza da osservare.
Inoltre, per adottare adeguate misure di sicurezza contro gli incendi, è necessario conoscere attentamente le cause e i pericoli più comuni che possono portare all’insorgenza di un incendio e la sua propagazione come ad esempio:
  1. il deposito di sostanze infiammabili o facilmente combustibili in luogo non idoneo o loro manipolazione senza le dovute cautele;
  2. l’accumulo di rifiuti, carta od altro materiale combustibile che può essere incendiato accidentalmente o deliberatamente;
  3. l’uso di impianti elettrici difettosi o non adeguatamente protetti;
  4. le riparazioni o modifiche di impianti elettrici effettuate da persone non qualificate;
  5. la presenza di apparecchiature elettriche sotto tensione anche quando non sono utilizzate (salvo che siano progettate per essere permanentemente in servizio);
  6. l’utilizzo non corretto di apparecchi di riscaldamento portatili;
  7. l’ostruzione delle aperture di ventilazione di apparecchi di riscaldamento, macchinari, apparecchiature elettriche e di ufficio;
  8. la presenza di fiamme libere in aree ove sono proibite, compreso il divieto di fumo;
  9. le negligenze di appaltatori o degli addetti alla manutenzione degli impianti;
  10. l’inadeguata formazione professionale del personale sull’uso di materiali od attrezzature pericolose ai fini antincendio;
  11. la scarsa manutenzione delle apparecchiature.

Garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di poter portare soccorso agli occupanti

La stabilità delle strutture portanti è un requisito preliminare all’utilizzo di qualsiasi costruzione. Si tratta di un aspetto la cui valutazione è in carico ai progettisti, ma che è utile conoscere.

Generalizzando si può affermare che una struttura, per poter essere impiegata in attività di pubblico spettacolo deve essere:

  • Agibile, ovvero in grado di rispettare tutte le condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente al momento della sua costruzione o ristrutturazione.
  • Certificata per Resistenza al fuoco delle strutture portanti e separanti. Un locale di pubblico spettacolo deve essere in grado di conservare la sua funzione portante o di ostacolo alla propagazione di fiamme, gas e calore per almeno 60 minuti: il valore minimo di resistenza al fuoco può essere incrementato fino a 120 minuti a seconda dell’altezza dell’edificio.

Limitare la propagazione di un incendio

Le modalità di riduzione del rischio di incendio consistono nella  valutazione del rischio di incendio e nell’adozione di misure preventive e protettive.
Per ridurre e contenere gli effetti dannosi causati da un incendio le misure da adottare possono essere sia di tipo impiantistico che strutturale:
  • Compartimentazioni e vie di uscita per garantire in caso di incendio l’esodo delle persone in sicurezza;
  • Adozione di misure per una rapida segnalazione dell’incendio per assicurare l’attivazione dei sistemi di allarme e delle procedure di intervento, sia in presenza che in mancanza di pubblico;
  • Realizzazione e predisposizione di attrezzature e impianti necessari per l’estinzione di un incendio (estintori, idranti, ecc…)”.
Riguardo alle misure relative alla compartimentazione ed alle vie di uscita,  il sistema di vie di uscita “deve assicurare che le persone possano, senza assistenza esterna, utilizzare in sicurezza un percorso chiaramente riconoscibile fino ad un luogo sicuro”.
Inoltre per limitare la propagazione dell’incendio nelle vie di uscita devono essere esaminati i seguenti aspetti:
  • presenza di aperture su pareti e/o solai: le aperture o il passaggio di condotte o tubazioni, su solai, pareti e soffitti, possono contribuire alla rapida propagazione di fumo, fiamme e calore e impedendo il sicuro utilizzo delle vie di uscita;
  • materiali di rivestimento:“la velocità di propagazione di un incendio dipende dai materiali di rivestimento di pareti e soffitti e influenza la possibilità di uscita delle persone;
  • scale a servizio di piani interrati:“le scale a servizio di piani interrati devono essere progettate in modo da evitare invasione di fumo e dal calore;
  • scale esterne: dove è prevista una scala esterna, è necessario assicurarsi che, in caso di incendio, l’utilizzo non sia impedito da fiamme, fumo e calore che potrebbero fuoriuscire dalle aperture presenti sulla parete esterna su cui è ubicata la scala.
Infine, sempre a proposito del contenimento degli effetti dell’incendio, soffermiamoci anche sulle attrezzature ed impianti di estinzione degli incendi.
Le attrezzature comunemente utilizzate per lo spegnimento degli incendi sono estintori, e impianti fissi di spegnimento manuali (idranti e naspi) ed automatici (sprinkler):
  • gli estintori portatili devono essere ubicati preferibilmente lungo le vie di uscita, in prossimità delle uscite, dei centri di pericolo, preferibilmente fissati a muro e adeguatamente segnalati;
  •  gli idranti ed i naspi antincendio devono essere ubicati in punti visibili ed accessibili lungo le vie di uscita. La loro distribuzione deve consentire di raggiungere ogni punto della superficie protetta almeno con il getto di una lancia.

La gestione delle operazioni di soccorso

Uno degli aspetti rilevanti per l’efficacia di un intervento di soccorso tecnico urgente richiesto al Personale medico-sanitario o al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è relativo al buon coordinamento tra soccorritore e persone da soccorrere. Coordinamento che parte già nelle informazioni che vengono fornite all’operatore del Numero Unico di Emergenza 112.

Affinché l’intervento di soccorso si possa concretizzare efficacemente, è necessario che l’avvisatore fornisca all’operatore una serie di informazioni base:

  • nome e cognome;
  • numero di telefono;
  • indirizzo;
  • natura del pericolo – evento accaduto;
  • persone coinvolte;
  • presenza di pericoli aggiuntivi;
  • indicazioni sul percorso.

Non sempre è semplice fornire le informazioni in modo corretto ed efficace. Spesso la persona che chiama il 112, anche ha ricevuto una formazione idonea come addetto alla prevenzione incendi o addetto al primo soccorso, si trova a fornire i dati in una fase di agitazione e stress correlata all’emergenza presente.

Un aspetto importante è la comunicazione relativa alla natura del pericolo e all’evento accaduto, informazioni fondamentali per comprendere cosa sia successo e quindi permettere ai soccorritori. di organizzare la risposta più efficace in termini di uomini, mezzi e ‘strategia’ di intervento.

E’ probabile che l’evento coinvolga un certo numero di persone o un luogo densamente popolato (ad esempio nel caso del pubblico spettacolo o delle manifestazioni che prevedono pubblico) richiedendo un intervento più impegnativo in termini di risorse impegnate: dunque è importante segnalare, nella telefonata di soccorso, anche il dato relativo alle persone coinvolte.

Ultimo aspetto da tenere a mente durante una richiesta di soccorso è l’eventuale presenza di pericoli aggiuntivi o di ostacoli non prevedibili dai soccorritori: presenza di bombole di GPL o taniche di liquido infiammabile coinvolte in un incendio, rilascio di fumi tossici a seguito di un incidente, ostacoli per raggiungere il luogo dell’incidente, luoghi molto vasti in cui identificare un’area circoscritta sulla quale intervenire, ecc.  Il ruolo di supporto fornito dall’avvisatore in questi casi diventa fondamentale.

Soccorrere gli altri è la migliore delle attività.
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

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